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2013-03-05 05:42:31 UTC
Leggete questi articoli.
Attenzione: è la prima volta per un neonato, non in generale.
Ricorderete il famoso "paziente di Berlino"
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http://www.repubblica.it/salute/medicina/2013/03/04/news/aids_neonata_guarita-53820419/
Hiv, neonata guarita con cure immediate
Il caso è quello di una bambina nata in Mississippi. Le sono stati subito somministrati tre diversi farmaci in dosi più consistenti di quanto non si faccia di solito. Ora la piccola ha due anni e mezzo e da tempo il virus non viene più rilevato
YORK - Una bambina nata in Mississippi con il virus Hiv sembra essere guarita dopo essere stata curata con un cocktail di medicine sin dalle prime ore di vita, in modo più veloce e in dosi più consistenti rispetto a quanto si fa di solito sui neonati. Lo hanno reso noto i ricercatori che hanno seguito il caso che potrebbe aprire la strada alla cura di centinaia di migliaia di bimbi che ogni anno nascono sieropositivi o affetti dall'Aids, soprattutto in Africa.
Il New York Times rileva che se confermata la guarigione della piccola, che ora ha due anni e mezzo, sarà la seconda documentata. La prima è quella di un uomo adulto, Timothy Brown, noto come il paziente di Berlino, guarito dall'Aids nel 2007 dopo un trapianto di midollo osseo. La bimba, hanno riferito i medici, è stata curata con medicinali antiretrovirali sin da 30 ore dopo la nascita, una pratica inconsueta.
"Per i pediatri si tratta del nostro Timothy Brown", ha detto la dottoressa Deborah Persaud, del John Hopkins Children's Center, che ha redatto il rapporto sulla bimba e secondo cui si tratta della "prova di principio che possiamo curare l'Hiv se riusciamo a riprodurre questo caso".
I ricercatori esortano però alla cautela, sottolineando che al momento si tratta di un caso unico. La pratica stabilita dall'Organizzazione mondiale della sanità prevede che un bimbo nato da una mamma infetta dall'Hiv venga curato con una quantità limitata di antiretrovirali per quattro o sei settimane,
fino a che non risulti a sua volta positivo a un test, nel qual caso si aumentano le dosi.
Nel caso della bambina del Mississippi, quando la sua mamma è andata a partorire in un piccolo ospedale di campagna non sapeva di essere sieropositiva. Quando è risultata positiva, la bimba, che era nata da poco più di un giorno, è stata trasferita a un ospedale dove le è stato immediatamente praticato il test.
Secondo la dottoressa Hannah Gay, che ha esaminato il risultato, la piccola era stata infettata quando era ancora nel grembo della madre, piuttosto che durante il parto e poiché il livello di infezione era ancora basso le sono stati subito somministrati tre differenti farmaci come trattamento, e non come profilassi.
I livelli del virus, scrive ancora il NYT, si sono ridotti rapidamente, e dopo un mese non erano neanche più rilevabili. E ancora così fino a che la bimba non ha compiuto 18 mesi. Poi la madre ha smesso di farle fare i test per cinque mesi, ma quando ha ripreso, di nuovo sono risultati negativi.
La dottoressa Gay ha quindi fatto sottoporre la piccola paziente a una serie di testi più sofisticati, che hanno rilevato solo piccole tracce del virus integrate nel materiale genetico, che però non sono in grado di replicarsi.
Secondo i medici, la decisione di intervenire con i farmaci sin da poche ore dopo la nascita ha impedito la formazione della cosiddetta riserva virale che ospita il virus e dal momento che l'Hiv non è stato più rilevato nel sangue della bimba, il trattamento è stato sospeso. Poiché da allora non è stato più rilevato il virus, affermano i medici, evidentemente la bimba è guarita.
(04 marzo 2013)
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http://www.agi.it/estero/notizie/201303042151-est-rt10294-usa_guarita_bimba_nata_sieropositiva_e_la_prima_volta
Usa: guarita bimba nata sieropositiva, e' la prima volta
(AGI) - Chicago (Illinois), 4 mar. - Una prima vittoria assoluta nella lotta contro l'Aids. Una bimba nata con il virus dell'Hiv in Mississippi negli Usa e' stata curata ed ora e' completamente sana, senza piu' traccia del virus grazie alla somministrazione della terapia abituale ma sin dalle prime ore di vita. "Questo prova chje l'Hiv puo' essere potenzialmente curabile negli infanti", ha affermato la dottoressa Deborah Persaud, virologo della Johns Hopkins University di Baltimore, che ha illustrato i risultati della profilassi seguita alla 'Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections' di Quando la piccola e' nata in un ospdedale di campagna la madre era appena risultata positiva al test dell'Hiv. I dottori hanno trasferito la neonata allo University of Mississippi Medical Center a Jackson dove, quando aveva solo 30 ore di vita e ancor prima di effettuare i test, le sono state somministrate tre medicinali standard contro l'Hiv. Ventinove giorni dopo l'inizio del trattamento nel sangue della piccola non e' stata piu' trovata traccia del virus. Il trattamento e' comunque continuato per 18 mesi. Poi per 10 mesi per colpa della madre e' stato sospeso ma quando la piccola e' tornata per riprendere le cure tutti i test cui e' stata sottoposta, ripetuti anche piu' volte, sono risultati del tutto negativi.
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ANTAN
Attenzione: è la prima volta per un neonato, non in generale.
Ricorderete il famoso "paziente di Berlino"
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http://www.repubblica.it/salute/medicina/2013/03/04/news/aids_neonata_guarita-53820419/
Hiv, neonata guarita con cure immediate
Il caso è quello di una bambina nata in Mississippi. Le sono stati subito somministrati tre diversi farmaci in dosi più consistenti di quanto non si faccia di solito. Ora la piccola ha due anni e mezzo e da tempo il virus non viene più rilevato
YORK - Una bambina nata in Mississippi con il virus Hiv sembra essere guarita dopo essere stata curata con un cocktail di medicine sin dalle prime ore di vita, in modo più veloce e in dosi più consistenti rispetto a quanto si fa di solito sui neonati. Lo hanno reso noto i ricercatori che hanno seguito il caso che potrebbe aprire la strada alla cura di centinaia di migliaia di bimbi che ogni anno nascono sieropositivi o affetti dall'Aids, soprattutto in Africa.
Il New York Times rileva che se confermata la guarigione della piccola, che ora ha due anni e mezzo, sarà la seconda documentata. La prima è quella di un uomo adulto, Timothy Brown, noto come il paziente di Berlino, guarito dall'Aids nel 2007 dopo un trapianto di midollo osseo. La bimba, hanno riferito i medici, è stata curata con medicinali antiretrovirali sin da 30 ore dopo la nascita, una pratica inconsueta.
"Per i pediatri si tratta del nostro Timothy Brown", ha detto la dottoressa Deborah Persaud, del John Hopkins Children's Center, che ha redatto il rapporto sulla bimba e secondo cui si tratta della "prova di principio che possiamo curare l'Hiv se riusciamo a riprodurre questo caso".
I ricercatori esortano però alla cautela, sottolineando che al momento si tratta di un caso unico. La pratica stabilita dall'Organizzazione mondiale della sanità prevede che un bimbo nato da una mamma infetta dall'Hiv venga curato con una quantità limitata di antiretrovirali per quattro o sei settimane,
fino a che non risulti a sua volta positivo a un test, nel qual caso si aumentano le dosi.
Nel caso della bambina del Mississippi, quando la sua mamma è andata a partorire in un piccolo ospedale di campagna non sapeva di essere sieropositiva. Quando è risultata positiva, la bimba, che era nata da poco più di un giorno, è stata trasferita a un ospedale dove le è stato immediatamente praticato il test.
Secondo la dottoressa Hannah Gay, che ha esaminato il risultato, la piccola era stata infettata quando era ancora nel grembo della madre, piuttosto che durante il parto e poiché il livello di infezione era ancora basso le sono stati subito somministrati tre differenti farmaci come trattamento, e non come profilassi.
I livelli del virus, scrive ancora il NYT, si sono ridotti rapidamente, e dopo un mese non erano neanche più rilevabili. E ancora così fino a che la bimba non ha compiuto 18 mesi. Poi la madre ha smesso di farle fare i test per cinque mesi, ma quando ha ripreso, di nuovo sono risultati negativi.
La dottoressa Gay ha quindi fatto sottoporre la piccola paziente a una serie di testi più sofisticati, che hanno rilevato solo piccole tracce del virus integrate nel materiale genetico, che però non sono in grado di replicarsi.
Secondo i medici, la decisione di intervenire con i farmaci sin da poche ore dopo la nascita ha impedito la formazione della cosiddetta riserva virale che ospita il virus e dal momento che l'Hiv non è stato più rilevato nel sangue della bimba, il trattamento è stato sospeso. Poiché da allora non è stato più rilevato il virus, affermano i medici, evidentemente la bimba è guarita.
(04 marzo 2013)
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http://www.agi.it/estero/notizie/201303042151-est-rt10294-usa_guarita_bimba_nata_sieropositiva_e_la_prima_volta
Usa: guarita bimba nata sieropositiva, e' la prima volta
(AGI) - Chicago (Illinois), 4 mar. - Una prima vittoria assoluta nella lotta contro l'Aids. Una bimba nata con il virus dell'Hiv in Mississippi negli Usa e' stata curata ed ora e' completamente sana, senza piu' traccia del virus grazie alla somministrazione della terapia abituale ma sin dalle prime ore di vita. "Questo prova chje l'Hiv puo' essere potenzialmente curabile negli infanti", ha affermato la dottoressa Deborah Persaud, virologo della Johns Hopkins University di Baltimore, che ha illustrato i risultati della profilassi seguita alla 'Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections' di Quando la piccola e' nata in un ospdedale di campagna la madre era appena risultata positiva al test dell'Hiv. I dottori hanno trasferito la neonata allo University of Mississippi Medical Center a Jackson dove, quando aveva solo 30 ore di vita e ancor prima di effettuare i test, le sono state somministrate tre medicinali standard contro l'Hiv. Ventinove giorni dopo l'inizio del trattamento nel sangue della piccola non e' stata piu' trovata traccia del virus. Il trattamento e' comunque continuato per 18 mesi. Poi per 10 mesi per colpa della madre e' stato sospeso ma quando la piccola e' tornata per riprendere le cure tutti i test cui e' stata sottoposta, ripetuti anche piu' volte, sono risultati del tutto negativi.
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ANTAN