c***@gmail.com
2014-06-28 03:12:33 UTC
Eccola qua, la stavo aspettando questa risposta: ossia, l'affermazione
(implicita) che gli alternativi non hanno potuto fare nulla causa taglio
dei fondi...
Ora, credo che qualsiasi ente o privato, prima di investire i propri
fondi o quelli pubblici (ossia i nostri), se ha un minimo di coscienza,
valuta la serieta' e la fondatezza delle proposte e poi, sulla base
delle proprie considerazioni, decide di conseguenza. Fra l'altro, negli
USA i finanziamenti vengono da privati ed e' molto piu' facile trovare
chi apre i cordoni della borsa. Se nessuno l'ha fatto, evidentemente il
progetto presentato non dewve essere apparso molto convincente.
Se poi di fronte alla chiusura del borsellino si parla cosi'
allegramente di "complotto".... be' mi sembra che un atteggiamento del
genere in italiano si possa chiamare "rabbia da ripicca" oppure
"paranoia" a seconda di come lo si voglia interpretare.
Peccato che a nessuno di questi luminari alternativi, che si dicono
pronti a dire parolacce ai vari Gallo, ... (che uomini!), sia mai venuto
in mente un piccolo, piccolo pensierino: "e' davvero sempre colpa
degli "altri", brutti sporchi e cattivi? E se invece avessimo torto?"
Ti faccio notare, caro Roberto, che fra noi "non-alternativi" o
"poco-alternativi", questo dubbio di essere in torto sulle nostre idee
fa piu' che capolino spesso e volentieri. Invece, ho notato che tra gli
alternativi questo dubbio nei confronti di se stessi e delle proprie
opinioni non e' emerso praticamente mai. Siamo quasi nel campo della
fede e quando c'e' la fede la razionalita' passa in secondo piano.
Conosco benissimo le tesi di Duesberg (tra volontariato e fatti privati
ho a che fare con l'aids da quasi dieci anni e mi tengo informato, non
per puro piacere accademico). Bellissime, ma hanno un piccolo,
piccolissimo difetto: sono perfettamente adatte al contesto sociale e
sanitario degli USA, ma se si tenta di applicarle gia' alla sola Europa
occidentale (per non parlare dell'Africa) cominciano a fare acqua da
tutte le parti. E le sole risposte che finora mi sono state date a
questa critica, che ho gia' espresso in un newsgroup americano nel 1992,
sono state o il silenzio o un ulteriore rimando bibliografico alle tesi
stesse: ossia una tautologia, "abbiamo ragione perche' abbiamo ragione".
Tra l'altro, il dottor Duesberg sa benissimo che anche in occidente i
primi malati di aids morivano di diarrea e perdita di peso, esattamente
come in Africa adesso. Se adesso si nota una differenza e in occidente
di diarrea non si muore piu' mentre in Africa si', non ti sei chiesto se
forse e' perche' qui ci si puo' curare e in Africa no? Se ci pensi e
confronti la situazione in USA alla fine degli anni 80 (ammesso che tu
la conosca, io si' perche' l'ho vissuta) e quella africana attuale, le
differenze tra le due realta' quasi si annullano. Ma e' piu' funzionale
affermare altro, giocando sulla memoria corta del prossimo e tacendo su
questa cosa che, a pensarci un attimo, e' assolutamente ovvia.
Mi dispiace per te, ma il ponderoso testo di Duesberg non mi ha convinto
affatto. Anche le sue tesi per essere convincenti dovrebbero essere
uguali e valide sotto tutti i cieli del mondo e non cambiare a
piacimento a seconda della latitudine. Ma cosi' non e': lo dice lui
stesso, basta leggere le sue affermazioni.
Saluti
Germano il Gatto Grigio.
(implicita) che gli alternativi non hanno potuto fare nulla causa taglio
dei fondi...
Ora, credo che qualsiasi ente o privato, prima di investire i propri
fondi o quelli pubblici (ossia i nostri), se ha un minimo di coscienza,
valuta la serieta' e la fondatezza delle proposte e poi, sulla base
delle proprie considerazioni, decide di conseguenza. Fra l'altro, negli
USA i finanziamenti vengono da privati ed e' molto piu' facile trovare
chi apre i cordoni della borsa. Se nessuno l'ha fatto, evidentemente il
progetto presentato non dewve essere apparso molto convincente.
Se poi di fronte alla chiusura del borsellino si parla cosi'
allegramente di "complotto".... be' mi sembra che un atteggiamento del
genere in italiano si possa chiamare "rabbia da ripicca" oppure
"paranoia" a seconda di come lo si voglia interpretare.
Peccato che a nessuno di questi luminari alternativi, che si dicono
pronti a dire parolacce ai vari Gallo, ... (che uomini!), sia mai venuto
in mente un piccolo, piccolo pensierino: "e' davvero sempre colpa
degli "altri", brutti sporchi e cattivi? E se invece avessimo torto?"
Ti faccio notare, caro Roberto, che fra noi "non-alternativi" o
"poco-alternativi", questo dubbio di essere in torto sulle nostre idee
fa piu' che capolino spesso e volentieri. Invece, ho notato che tra gli
alternativi questo dubbio nei confronti di se stessi e delle proprie
opinioni non e' emerso praticamente mai. Siamo quasi nel campo della
fede e quando c'e' la fede la razionalita' passa in secondo piano.
Conosco benissimo le tesi di Duesberg (tra volontariato e fatti privati
ho a che fare con l'aids da quasi dieci anni e mi tengo informato, non
per puro piacere accademico). Bellissime, ma hanno un piccolo,
piccolissimo difetto: sono perfettamente adatte al contesto sociale e
sanitario degli USA, ma se si tenta di applicarle gia' alla sola Europa
occidentale (per non parlare dell'Africa) cominciano a fare acqua da
tutte le parti. E le sole risposte che finora mi sono state date a
questa critica, che ho gia' espresso in un newsgroup americano nel 1992,
sono state o il silenzio o un ulteriore rimando bibliografico alle tesi
stesse: ossia una tautologia, "abbiamo ragione perche' abbiamo ragione".
Tra l'altro, il dottor Duesberg sa benissimo che anche in occidente i
primi malati di aids morivano di diarrea e perdita di peso, esattamente
come in Africa adesso. Se adesso si nota una differenza e in occidente
di diarrea non si muore piu' mentre in Africa si', non ti sei chiesto se
forse e' perche' qui ci si puo' curare e in Africa no? Se ci pensi e
confronti la situazione in USA alla fine degli anni 80 (ammesso che tu
la conosca, io si' perche' l'ho vissuta) e quella africana attuale, le
differenze tra le due realta' quasi si annullano. Ma e' piu' funzionale
affermare altro, giocando sulla memoria corta del prossimo e tacendo su
questa cosa che, a pensarci un attimo, e' assolutamente ovvia.
Mi dispiace per te, ma il ponderoso testo di Duesberg non mi ha convinto
affatto. Anche le sue tesi per essere convincenti dovrebbero essere
uguali e valide sotto tutti i cieli del mondo e non cambiare a
piacimento a seconda della latitudine. Ma cosi' non e': lo dice lui
stesso, basta leggere le sue affermazioni.
Saluti
Germano il Gatto Grigio.
Ti mando di seguito un'articolo pubblicato di recente sul notiziario di
un'associazione culturale, in cui si evidenzia come ai "dissidenti" siano
stati tagliati i fondi e con loro si è interrotto il normale dibattito
scientifico.
...un'associazione culturale, in cui si evidenzia come ai "dissidenti" siano
stati tagliati i fondi e con loro si è interrotto il normale dibattito
scientifico.